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Si riapre il dibattito sulla legge elettorale. La maggioranza frena
Il cantiere sulla nuova legge elettorale si è appena riaperto e già arrivano le prime frenate. Un testo non c’è ancora, ribadiscono dalla maggioranza, ma sia FdI che FI non nascondono una preferenza per il sistema utilizzato per le elezioni regionali. “Per FI è indispensabile ragionare su un sistema che garantisca governabilità e rappresentanza. In questo senso, il proporzionale con premio di maggioranza sulla base del modello delle regioni potrebbe essere un’opzione percorribile”, insistono da FI Alessandro Battilocchio, responsabile elettorale, e il vicesegretario Stefano Benigni. Gli azzurri in ogni caso chiedono cautela: “Ora non servono fughe in avanti, ma sintonia e unità di intenti con gli alleati”. Alberto Balboni, punto di riferimento di FdI in quanto a riforme, concorda: “Il sistema che mi convince di più, con i dovuti accorgimenti, è quello in vigore per le Regioni, perché garantisce la governabilità, ma anche l’alternanza, cioè il bipolarismo, che è la forma più autentica di democrazia compiuta”.
Il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato ragiona anche di preferenze e liste: “Se le liste sono corte, quattro, cinque o massimo sei candidati, le preferenze non sono così necessarie, perché agli elettori sarà chiaro per chi stanno votando. Sarà uno dei temi del confronto nella maggioranza e con le opposizioni e siamo alle ipotesi perché al momento non c’è nulla di definito”, spiega Balboni che poi ipotizza un possibile terreno di confronto con le opposizioni: “Vedo anche da esponenti della sinistra che c’è un interesse sempre più ampio sull’indicazione del candidato premier sulla scheda elettorale”, azzarda. Resta, in ogni caso, il silenzio della Lega che non vedrebbe di buon occhio né le preferenze né l’indicazione del premier. Anche in FI, peraltro, non tutti scommettono sulla scelta del premier prima del voto.
I tempi, comunque, non prevedono grandi accelerazioni: “Voteremo molto probabilmente per le elezioni politiche nella tarda primavera del 2027 perché, se votassimo a scadenza naturale della legislatura, autunno 2027, ci sarebbe solo un mese per fare la Finanziaria. Parlare di tempi per la nuova legge elettorale ora è prematuro, siamo allo scambio di opinioni”, spiega Balboni. Ad escludere categoricamente che una trattativa tra maggioranza e opposizioni sia stata avviata è Elly Schlein: “Non c’è stato nessun contatto”, assicura la segretaria Pd. I dem non intendono “farsi trascinare in un dibattito su una legge elettorale che non c’è”. Non sono questi i tempi e i modi, è il ragionamento. “Non c’è nessuna proposta, quando sarà e se ci sarà questa disponibilità” a un confronto “valuteremo”, assicura il leader del M5S Giuseppe Conte. Avs concorda. Iv invece attacca la premier sulle mancate riforme e parla di “accordicchio old style”.
Le opposizioni attaccano FdI e FI sull’astensione ai referendum
Ad aprire lo scontro tra maggioranza e opposizione sui referendum dell’8 e 9 giugno è il dossier informativo inviato ai parlamentari di FdI dal partito. “Referendum, scegliamo l’astensione”, è il titolo inequivocabile che sintetizza la posizione espressa dai vertici del partito della premier Giorgia Meloni. Che in giornata ha trovato la sponda del vicepremier Antonio Tajani. L’appello del leader di FI è netto: “Non condividiamo la proposta referendaria quindi invitiamo all’astensione”. Dove per astensione il segretario di FI intende “non andare a votare”. Buona parte del centrodestra considera il non raggiungimento del quorum uno strumento politico lecito e su cui insistere già da subito per opporsi alla campagna referendaria dei partiti di opposizione. Che invece attaccano la linea difesa dai due partiti di maggioranza.
In primis, insorgono Pd e +Europa, promotrice del quesito sulla cittadinanza. Ma le bordate arrivano anche da M5S, Avs e dallo stesso segretario della Cgil Maurizio Landini. Ad aprire la valanga di critiche è il capogruppo del Pd in commissione Lavoro Arturo Scotto. “Che il principale partito di governo inviti le persone a restare a casa è un fatto gravissimo: il segnale di una profonda cultura antidemocratica”. Posizione analoga a quella espressa da Giuseppe Conte: “Quando i politici invitano i cittadini a non votare significa che vogliono aggravare le condizioni già malmesse della nostra democrazia”. Elly Schlein non attacca frontalmente il centrodestra, ma coglie l’occasione per rilanciare la mobilitazione in vista delle urne. “Il Pd è impegnato a far salire la partecipazione verso l’8 e il 9 giugno, un appuntamento che non si può mancare. Chiediamo a tutti e tutte di andare a votare”.
L’appello al voto è ribadito anche da Avs e da +Europa. Per Nicola Fratoianni, “Meloni e Tajani invitano a non andare a votare per un cinico giochetto tattico”. Il deputato di Avs parla di una “destra egoista e irrispettosa della democrazia”. Ancora più affilato il commento di Riccardo Magi “È uno scandalo che chi dice di essere per il popolo poi non dica ai cittadini di andare a votare”. A reagire, dalle fila di FI, è Maurizio Gasparri “Siccome è legittimo attivare la procedura referendaria, è altrettanto legittimo difendere le norme esistenti anche utilizzando lo strumento del quorum. É vergognoso l’argomentare patetico di alcuni che moltiplicando questo genere di iniziative finiscono per svilirne l’importanza”.
Alla Camera
L’Assemblea della Camera tornerà a riunirsi alle 11.oo per lo svolgimento delle interrogazioni. Dalle 14.00 esaminerà la richiesta di conclusione dell’esame del ddl di delega al Governo in materia d’intelligenza artificiale, le mozioni sul monitoraggio e lo stato di attuazione del PNRR, le mozioni per fronteggiare la crisi del settore della moda, la proposta di legge per la prevenzione e la cura dell’obesità, la pdl per l’istituzione della Giornata nazionale Enzo Tortora in memoria delle vittime di errori giudiziari, la pdl sull’acquisizione di dati relativi al traffico telefonico e telematico per esigenze di tutela della vita e dell’integrità fisica del soggetto interessato, nonché istituzione della Giornata nazionale dedicata alle persone scomparse e diverse proposte di ratifiche di trattati internazionali.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Giustizia, si confronterà sul decreto in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. Esaminerà, poi, il decreto per le consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2025 e il decreto in materia di sicurezza pubblica e il decreto per il contrasto dell’immigrazione irregolare.
La Cultura svolgerà delle audizioni sulla pdl per la promozione della musica popolare amatoriale, alcune della pdl in materia di tutela del diritto d’autore relativo alle fotografie, esaminerà lo schema di decreto legislativo sulla disciplina delle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria, e dibatterà sulla pdl per l’istituzione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della strage dello stadio Heysel di Bruxelles. La Ambiente dibatterà sul decreto in materia di assicurazione dei rischi catastrofali. La Attività Produttive, con la Trasporti, proseguirà il ciclo di audizioni sul ddl governativo sull’intelligenza artificiale.
Al Senato
L’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi alle 16.30 per la discussione sul decreto-legge relativo alle disposizioni urgenti in materia di reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni, il cosiddetto decreto Pa.
Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Affari Sociali dibatterà sul decreto Pa. A seguire si confronterà sul ddl di modifica allo Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia Giulia, sul decreto cittadinanza, sul decreto per la gestione delle esequie del Santo Padre, sul ddl per la semplificazione delle attività economiche, sul ddl relativo all’ordinamento giurisdizionale e alla Corte disciplinare, sul ddl d’istituzione della Giornata in memoria delle vittime degli stupri di guerra 1943-44, sul ddl per l’elezione del sindaco al primo turno nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti e sul ddl in materia di approvazione di disegni di legge e omogeneità dei decreti-legge.
La Giustizia proseguirà il ciclo di audizioni e si confronterà sul ddl per il contrasto alla violenza sulle donne. A seguire, dibatterà sui ddl relativi ai reati contro gli animali, sul ddl in materia di successioni, sui ddl in materia di attribuzione del cognome ai figli, sul ddl sulla responsabilità degli avvocati, sul ddl in materia di oralità e contraddittorio nel giudizio penale di appello, sulla proposta d’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Pier Paolo Pasolini, sul ddl sull’Albo dei grafologi, sul ddl per il processo telematico e sui ddl relativi ai consulenti tecnici d’ufficio.
La Affari Esteri, con la Politiche dell’Ue, ascolterà Beniamino Irdi, Senior Fellow-Scowcroft Center for Strategy and Security Atlantic Council, e Fabrizio Luciolli, Presidente del Comitato Atlantico Italiano, sull’affare assegnato sulle ingerenze straniere nei processi democratici degli Stati membri dell’Ue e nei Paesi candidati. Dibatterà su diverse proposte di ratifiche di trattati internazionali o protocolli e sullo schema di dm di approvazione del programma pluriennale per la progressiva implementazione di suite operative “Multi-Missione Multi-Sensore” (MMMS) su piattaforma condivisa Gulfstream G550 “Green” base JAMMS. La Politiche dell’Ue svolgerà delle audizioni sull’Atto Ue sullo status di protezione del lupo (Canis lupus).
La Finanze esaminerà lo schema di decreto legislativo su adempimenti tributari, concordato preventivo biennale, contenzioso tributario e sanzioni tributarie, il decreto sugli acconti IRPEF 2025 e il ddl per il trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Caorle. La Cultura dibatterà sul decreto Pnrr e sullo schema di d.lgs sulle nuove modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria.
La Ambiente si confronterà e ascolterà l’avvocato Matteo Paroli nell’ambito della proposta di una sua nomina a Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Ligure occidentale, ed esaminerà il ddl sulla legge quadro in materia di interporti. La Industria esaminerà l’Atto Ue sullo status di protezione del lupo (Canis lupus), il ddl, già approvato dalla Camera, sulla space economy, l’Atto Ue per il sostegno nel settore dei prodotti vitivinicoli e vitivinicoli aromatizzati, il ddl sui tartufi, i ddl per la valorizzazione della transumanza e i ddl per la riduzione dello spreco alimentare.
La Affari Sociali esaminerà il dlgs sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, il ddl sui permessi per lavoratori affetti da malattia oncologica, invalidante e cronica, il ddl per la tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative, il ddl sulla sicurezza del lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali, i ddl per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante, i ddl sulla salute mentale, i ddl per la tutela delle persone affette da epilessia, i ddl sul salario minimo, il ddl per le semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, i ddl per l’inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico e i ddl relativi ai disturbi del comportamento alimentare.